Ma se è così importante perché in pochissimi usano il Controllo di Gestione?
È una domanda assolutamente lecita e io stesso alla fine ho trovato la risposta rivolgendola direttamente a me stesso.
Perché io non avevo adottato il Controllo di Gestione nella mia prima Attività pur intuendo quanto fosse importante?
Ed è in quel momento che ho capito che erano tanti i motivi e quasi tutti riconducibili allo stesso comun denominatore: “La paura”.
Secondo me in qualcuno di questi potresti riconoscerti e, se così fosse, non preoccuparti, ci siamo passati tutti.
La paura di scoprirsi come il ‘Re nudo’
Il Controllo di Gestione, per sua natura, mette in luce ciò che funziona e ciò che non funziona in un’Attività.
La paura di scoprire che in fine dei conti non si è quel grande imprenditore che si pensava di essere, porta molti a nascondere la testa sotto la sabbia, così da continuare a immaginarsi con l’abito del ‘grande imprenditore’, quando in realtà si è nudi.
La verità è che il grande imprenditore non solo sa di avere dei punti deboli, ma li va a cercare per risolverli e il Controllo di Gestione permette proprio questo.
La paura delle complessità
Ora, parliamoci chiaro, il Controllo di Gestione non è una passeggiata in discesa. Richiede impegno e costanza ma spesso la percezione della complessità è esagerata.
Non stiamo parlando risolvere il cubo di Rubik mentre si fa giocoleria con le torce infuocate. Il mio auspicio è che dopo aver letto questa guida online, quello che dirai a te stesso sarà: ‘Cavolo a saperlo prima che bastava così poco per partire’.
La paura di sentirsi inadeguati
Molti imprenditori, soprattutto quelli delle piccole e medie imprese, si sentono sopraffatti dalle competenze tecniche richieste.
È un po' come essere invitati a un banchetto regale e non sapere quale forchetta usare per il pesce. Questa sensazione di inadeguatezza porta spesso a evitare del tutto l’argomento, preferendo gestire l’azienda “a naso” o “alla vecchia maniera”.
Il risultato? Decisioni prese più sull’onda dell’intuizione che su dati concreti e analisi strutturate. Ma, credimi, qui non si tratta di inadeguatezza, qui nessuno è inadeguato; si tratta semplicemente di sviluppare le competenze necessarie ed è esattamente quello che questa guida ti permetterà di iniziare a fare.
La paura di cambiare, in fin dei conti “Si è sempre fatto così”
Ecco un altro grosso ostacolo: la tradizione. In Italia, la gestione aziendale è spesso una questione di famiglia, tramandata di generazione in generazione.
Le decisioni si prendono seguendo l’intuito e l’esperienza, piuttosto che basandosi su analisi e numeri. È un approccio romantico, certo, ma nel lungo termine limita le possibilità di crescita e adattamento ai cambiamenti del mercato e all’aumentare della concorrenza.
Pensare di cambiare queste abitudini radicate è un’impresa titanica per molti.
La paura di sentirsi stupidi
C’è un mito diffuso secondo cui il Controllo di Gestione sarebbe adatto solo a chi si trova a suo agio con la matematica o a chi ha fatto studi economici avanzati. Questo è un grande errore.
Certo, il Controllo di Gestione richiede un minimo di impegno e costanza, ma è alla portata di chiunque sia disposto a imparare e a mettersi in gioco.
Con gli strumenti giusti e la necessaria pazienza, anche il più refrattario degli imprenditori può diventare un asso del Controllo di Gestione.
La paura di dedicare troppo tempo ad un’Attività secondaria
Nelle scuole e nelle facoltà universitarie diverse da quelle economiche, il Controllo di Gestione non è sempre al centro dei programmi.
Ad esempio nel percosto di studi che ho fatto io, fortemente incentrato su materie scientifiche, era completamente assente.
Questo significa che molti giovani, me compreso, escono dai percorsi formativi senza una preparazione specifica e senza la consapevolezza di quanto il tema sia importante.
In pratica in Italia è più frequente che un ragazzo o una ragazza terminino gli studi pronti per farsi assumere più che pronti per gestire un business. Di conseguenza, quando si trovano a gestire un’Attività, il Controllo di Gestione rimane in secondo piano perché ci sono sempre Attività che alla fine risultano più importanti, come ad esempio fatturare il più possibile.
Ma, anche se in questo momento farai fatica a credermi, ti dico che il fatturato è sì un dato importante della tua Attività, ma non è il più importante.