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5 campanelli d’allarme (poco noti) che possono far deragliare la tua impresa – e come correre ai ripari

· 3 min read
Carlo Camusso
CEO di Fattura24.com

Giugno è il mese in cui, chiuso il primo semestre, molti imprenditori tirano le somme e pianificano il secondo tempo dell’anno. Per non sprecare l’estate a spegnere incendi, conviene imparare a riconoscere in anticipo quei red flag che — pur essendo meno “famosi” — possono minare la salute dell’azienda.

Ecco i cinque segnali da monitorare subito, con consigli pratici di Controllo di Gestione.

1. Turnover del personale in forte crescita
Un ambiente di lavoro tossico spinge i collaboratori a cercare altrove––e il costo non è solo di recruitment: know-how che se ne va, clienti scoperti, progetti che rallentano. Definisci un KPI di turnover (mensile o trimestrale) e imposta exit-interview strutturate: capirai le vere ragioni delle partenze e potrai intervenire prima che diventino un’emorragia.

2. Dipendenza da un unico grande cliente (o da pochi)
La “legge di Pareto” va bene finché non diventa un cappio: se l’80 % del fatturato arriva da un singolo committente, basta un suo ritardo nei pagamenti per mettere in crisi la liquidità. Fissa un limite interno (es. nessun cliente > 25 % del fatturato) e programma azioni di diversificazione commerciale continuo.

3. Una sola linea di ricavi dominante
Stesso pericolo, ma lato prodotto: se l’azienda vive di un’unica business line, basta un cambio normativo o di mercato per travolgere i conti. Valuta (con analisi make-or-buy) quali linee affini puoi lanciare nei prossimi 6-12 mesi per distribuire il rischio e stabilizzare il cash-flow.

4. Decisioni “di pancia” non supportate dai dati
L’esperienza è utile, ma senza numeri resta opinione. Assicurati che ogni scelta strategica (nuovo fornitore, lancio di un mercato, budget marketing) passi per un cruscotto di KPI aggiornato: bilancio, marginalità previste, benchmark del settore. Decisione rapida sì, ma data-driven.

5. Charm… anzi, Churn rate non monitorato
Se non misuri il tasso di abbandono clienti, scoprirai i problemi solo quando il fatturato crollerà. Imposta un report mensile sul churn rate e crea trigger automatici (es. survey di soddisfazione o chiamata del Customer Success) ogni volta che supera la soglia d’allarme. Intervenire a caldo costa molto meno che riconquistare un cliente perso.

Metti in agenda un “check-up di giugno”
Riunione di controllo: fissa una sessione entro fine mese con i responsabili di area per verificare questi cinque indicatori.

Dashboard condivisa: centralizza i dati in un unico strumento (anche un semplice foglio di calcolo va bene per iniziare).

Piano d’azione estivo: scegli 1-2 priorità e definisci azioni concrete da giugno a settembre.

Con un monitoraggio costante e scelte basate sui numeri, trasformerai questi campanelli d’allarme in occasioni di crescita — e potrai affrontare il secondo semestre con maggiore serenità.

Buon controllo di gestione e buon lavoro!


Alla prossima!
Carlo